Un curioso articolo, comparso in data 10 novembre 2021, a firma di Mauro Del Corno su “Il Fatto Quotidiano”, è titolato cosi: “Ita, l’equipaggio chiede di mettere il bagaglio nella stiva alla passeggera “sbagliata”. La reazione (durissima) dell’azienda“. Cosa fosse successo e, soprattutto, perché alla passeggera sbagliata, è subito spiegato nelle righe a seguire. Stando alla cronaca, il casus belli pare sia stato il diniego all’imbarco in cabina di un trolley di tale Costanza Escaplon de Villeneuve, già nei ranghi di Alitalia ed attuale advisor (?) di ITA. Perdendo le staffe, parrebbe che la signora abbia messo in rivoluzione mezzo globo terrestre, telefonando (sempre secondo il Fatto) all’AD Lazzerini o al presidente Altavilla (o ad entrambi), per ottenere ragione (e giustizia) sui malcapitati che ne ignorassero l’ascendente al vertice (chissà come osavano).
Ne è uscito un minestrone degno di un vaudeville, in cui (sempre secondo il giornale labour) addirittura si sarebbe parlato di licenziamento per il personale coinvolto nel bisticcio con la signora dall’altisonante affisso. Notizia smentita (ma mica tanto) da ITA, che ha raccolto le motivazioni della Escaplon, presentatasi nell’esercizio delle sue funzioni (?), per emettere una lettera di significazione nei confronti dei dipendenti, richiamando tutti ad un comportamento corretto e coerente al dettato aziendale, poiché “comportamenti individuali saranno sempre puniti secondo la disciplina del nostro regolamento aziendale”.
Fin qui la ricostruzione dell’accaduto. Da domani, invece, questo precedente diverrà una solida testata d’angolo che sancirà come, una volta di più, nel nostro Paese, ci sia e ci sarà sempre una netta demarcazione tra tanti cittadini normali e i tanti Serbelloni Mazzanti Viendalmare, a cui tutto è dovuto. Del resto, questo biennio pandemico, che pure ha fatto più danni di Carlo in Francia, avrebbe dovuto destituire la prosopopea barocca di tanti, mortificando l’io, in quanto diminuitivo di Dio, a tutto vantaggio di “noi“. Tant’è.
A dirla tutta, non ho mai avuto simpatie in eccesso per gli abbronzatissimi di Alitalia, accompagnati a bordo da quella sicurezza di cui solo i raccomandati di ferro sono prediti. Loro, un tempo sfolgoranti in solio, oggi nella polvere del precariato e nel girone dantesco della spending review, subiscono, quale contrappasso, la sferza di una persona che, evidentemente, conosce una giustizia più uguale per sé. Costanza Escaplon de Villeneuve, che a soli 25 anni era nell’ufficio stampa di Fondiaria ed a 29 passava a dirigere le relazioni esterne (è il suo CV che lo dice) di farmaceutica Menarini, dopo aver galoppato attraverso i piani alti di Enel, Intesa Sanpaolo, Wind, eccetera (tutti luoghi in cui si entra con regolare concorso pubblico), non lesinando di occupare sedie in CDA stellari (vedi Mediaset, Rai.com o Enel stessa), vince su ciò che resta dei raccomandati di ferro dell’ammiraglia italiana dei cieli. Il messaggio è chiaro a tutti. Purtroppo. Questa è l’Italia.